Percorso di 13.5 km
Macugnaga (m. 1327) e un po’ la mia seconda casa, ci vado in vacanza spessissimo ormai da molti anni, ne conosco quasi ogni sfumatura. Esco a correre presto, alle 7:30 del mattino. Il sole non è ancora spuntato completamente ma tutto è già ben visibile: le imponenti montagne, le grigie rocce, le cascatelle naturali e gli alberi di pino fanno da contorno ad un paesaggio spettacolare. Il monte Rosa è il protagonista di questo posto, con i suo 4634 metri di altezza.
3 km – dislivello: 100 m. circa
Il punto di partenza (e di arrivo) è la chiesa di Staffa (A), mi dirigo verso la piazza del comune e giro a sinistra (B), comincia una leggera salita, è una stradina asfaltata a traffico limitato che porta al cimitero (via chiesa vecchia). Successivamente la salita diventa più impegnativa, attraversa un piccolo ponte che porta ad un parcheggio, gira a destra per andare al campo sportivo (C). Oltrepasso il campo da basket e prendo una strada sterrata sulla sinistra. Inizia un percorso di circa 2 km nel bosco intorno a Pecetto, a metà strada c’è un bivio, mantengo la destra. Terminato il giro proseguo a destra in direzione della funivia del monte Rosa (D).
2.4 km in leggera discesa – dislivello: 135 m. circa
Da Pecetto (m. 1360) attraverso il ponte adiacente al parcheggio delle seggiovie, costeggio la montagna e seguo la segnaletica per il lago delle Fate; passo davanti alla frazione di Opaco (sulla sinistra) fino ad arrivare dopo 1.6 km ad al bivio per Staffa (E), mantengo la destra e proseguo per 0,8 km fino ad arrivare ad Isella.
3.5 km – dislivello: 135 m. circa
Da Isella (m. 1226) prima del parcheggio vicino al torrente Anza svolto immediatamente a destra (F) seguendo una strada sterrata, inizia una salita più impegnativa di circa 300 metri. Dopo 1.7 km sono arrivato al lago delle Fate (G).
Successivamente cammino sul fondovalle abbastanza soleggiato per 1.8 km, fino ad arrivare a Crocette (m. 1360). La strada sterrata finisce e trovo un paio di case abbandonate (ruderi dell’impianto industriale in cui avveniva la lavorazione dell’oro) ed il rifugio del CAI (H).
Ritorno: 4.6 km – dislivello 235 m. circa
Ripercorro la strada nel senso inverso; al bivio per Staffa (E), 800 metri dopo Isella, tengo la destra e attraverso un piccolo ponte che passa sopra il torrente Anza. Percorro l’ultima impegnativa salita di 300 metri e sono tornato alla chiesa di Staffa.